mercoledì 24 dicembre 2014

Giorno 2 tratta Oslo - Bergen •My Travel Snippets•

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La tratta Oslo/Bergen è di rilievo particolare: diverse classifiche internazionali giudicano la suddetta tratta l'itinerario più affascinante e spettacolare al mondo. Personalmente, sono stata per tutto il tempo con gli occhi incollati al finestrino: le emozioni che si provano sono indescrivibili. Il viaggio dura circa 7 ore, ed il biglietto è prenotabile attraverso il sito della ferrovia norvegese NSB (https://www.nsb.no/). Attraverso il sito si può usufruire di una vasta scelta di orari e prezzi, tra i quali vi è il MINIPRICE (prezzo scontato). Dato l'elevato costo del biglietto (ma variabile), vi consiglio, in caso di andata e ritorno, di prenotare una tratta di giorno per potersi godere lo spettacolo, ed una di notte (si paga meno della metà!). I treni norvegesi sono puliti ed efficientissimi. Durante le sette ore non c'è che mettersi seduti e ammirare lo spettacolo. La linea collega le due città principali della Norvegia attraversando un paesaggio meraviglioso, laghi, fiordi, prati, boschi e ghiacciai, il cui tratto più spettacolare è quello che passa sull'Hardangervidda, l'altopiano più elevato d'Europa con Finse, a 1.222 metri sul livello del mare, come punto più alto.


L'arrivo a Bergen non è stato dei migliori, ma un po' ce lo aspettavamo: è risaputo che Bergen è il paesino più piovoso della Norvegia per eccellenza, perciò ci siam dotati di KWAY, ombrello e felpe pesanti per proteggerci dal freddo. Appena arrivati non abbiamo perso tempo, e, sempre con lo zaino in spalla, ci siam avviati verso Bryggen. Difatti, il paese è diviso in due: Bryggen, il quartiere storico, e Vagen, il quartiere moderno e commerciale. Dalla stazione, dirigendoci verso Bryggen, ecco che l'odore del pescato attraversa le strade, ti entra nelle narici e non ti da tregua: eccoli li', i famosi FISKERTORGET (= mercatini del pesce). Diverse bancarelle che offrono i più svariati piatti a prezzi NON indifferenti. Tra i vari commercianti notiamo anche molti ragazzi italiani. Comunque, tra le varie proposte, le "tipicità" del posto che non ci siamo fatti mancare: il granchio reale, il salmone selvatico, e la BALENA (sa'di tonno!). Prezzo medio di un piattino con gli assaggi, 12 euro a testa, ma credetemi, ne vale la pena.


Dopo una breve sosta nei mercatini del pesce, ci dirigiamo verso BRYGGEN: è il quartiere storico di Bergen, detto anche quartiere anseatico, in quanto in passato dei mercanti tedeschi detti HANSA, fecero di Bryggen la capitale del commercio marittimo norvegese. BRYGGEN mi ha stupita ed ha effettivamente lasciato il segno, un po' per la sua storia, un po' per le sue architetture, un po' per la vista di cui si gode, a ridosso del monte Urliken, tra le nuvole. La facciata si presenta come un susseguirsi di edifici variopinti, dove ci sono negozietti, locali e ristorantini. Ma per capire meglio la storia di Bryggen bisogna addentrarsi nelle stradine che costeggiano gli edifici: in passato, tutte le porte di legno ed i locali che sono presenti lateralmente, erano delle botteghe di artigiani o piccole attività commerciali. Dopo gli svariati incendi che hanno colpito Bryggen, sono rimasti solamente 61 edifici, tutti ristrutturati secondo dei metodi che hanno lasciato le strutture "primarie" di legno, quasi intatte. Il tutto accompagnato da una sottile pioggerellina, che bagnava il legno e profumava le strade. Per l'hotel, abbiamo dormito nel P-Hotel, nel quartire di Vagen.  Per mancanza di tempo abbiamo omesso la ULRIKSBANEN ossia la funivia di Bergen che porta su al monte Ulriken dal quale si può godere di un panorama mozzafiato. Abbiamo alloggiato, per quanto riguarda l'hotel, al P-Hotel, nel quartiere di Vagen.

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