Quella mattina mio padre mi chiamò e mi chiese se avessi voluto
accompagnarlo, stava andando a casa dei miei nonni perché avrebbe dato indietro
il vecchio furgoncino che mio nonno usava per lavoro, molto simile a
quelli della Volkswagen, hippie style. Lo accompagnai. Mi piaceva andare lì, mi
tornavano in mente sempre tanti ricordi, di quando ero bambina, di quando mio
nonno prendeva con sé noi nipoti e ci portava in giro col furgoncino, ci
divertivamo un sacco perché non è che sapesse guidare poi tanto.
Non volevo che rottamassero il pulmino!
Non volevo che rottamassero il pulmino!
Il Memè |
La Lis mi accompagnò nell’impresa, aveva
le mie stesse necessità di “distogliersi dalla realtà”.
Dopo una profonda pulizia generale fu il
turno degli interni. Nella parte posteriore, mettemmo a nuovo i sedili, poi ci dedicammo alla tappezzeria,
scegliemmo tutti motivi floreali, montammo anche le tendine ai finestrini. Applicai delle piccole mensole sotto ai finestrini, delle luci a batteria e degli acchiappa sogni.
Il vero divertimento fu però l’esterno, demmo sfogo alla fantasia...il risultato? Un
fantastico furgoncino hippie, unico nel suo genere, bellissimo, intorno ai
fanali anteriori due grandi fiori con le nostre iniziali M&M, e gli demmo
nome Memè.
Era un peccato tenerlo parcheggiato, fu
così che ci venne in mente di partire. Chiedemmo ad un nostro amico di
rimetterlo in sesto anche dal punto di vista meccanico e dopo qualche settimana
di lavori era pronto.
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